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2009 da dimenticare per il settore turismo

Le conseguenze della crisi economica investono in pieno anche l’industria del turismo che chiude il 2009 decisamente in negativo. Secondo Federalberghi, nel solo settore alberghiero, si registrano cali delle presenze pari al 3,8% con un derivante taglio del 4,7% degli occupati.

E all’orizzonte non sembra esserci nessuno spiraglio di luce, secondo Bernabò Bocca – Presidente di Federalberghi-Confturismo – dopo la fugace boccata d’ossigeno registrata dal turismo italiano durante le recenti festività natalizie e di fine anno, arrivano adesso i primi risultati a consuntivo del 2009. Ed i numeri non lasciano troppo spazio all’ottimismo.

"Il 2009 ha chiuso i battenti – dichiara Bocca- registrando una flessione tra italiani e stranieri pari al 3,8%, che equivale a quasi 10 milioni di pernottamenti in meno ed a circa 3,5 milioni di mancati arrivi, che in termini economici rappresentano, tra spese dirette ed indirette, una perdita economica per il settore di almeno 1 miliardo".

“Le strutture alberghiere italiane -sottolinea Bocca- "facendo segnare un calo delle tariffe superiore al 2%, hanno ridotto i propri introiti di circa 700 milioni di Euro e sono stati costretti a lasciare a casa il 4,7% della forza lavoro, che è equivalso a licenziare o non riassumere quasi 12 mila persone nel comparto alberghiero, mentre a livello settoriale la contrazione è stata di circa 50 mila unità, alle quali vanno aggiunti altri 25 mila addetti dell’indotto (agro-alimentare e commercio).

Dato in netta controtendenza i parchi di divertimento, Gardaland su tutti che ha visto la stagione del 2009 arrivare a quota 3.250.000 presenze, contro i 3 milioni del 2008. Secondo i dirigenti del polo del divertimento di Castelnuovo del Garda, la ricetta anticrisi sta, comunque, nella serie di facilitazioni messe a punto durante il corso di tutto l’anno per soddisfare le aspettative dei propri ospiti in modo da rendere il binomio “divertimento-convenienza” sempre più concreto.

25/01/2010 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Denise Tagnin