Politica e banche centrali, la corsa delle COMMODITY

 

“Le elezioni presidenziali in Francia e quelle parlamentari in Germania sono alcuni degli eventi del calendario di quest’anno che potrebbero fungere da catalizzatori. I prezzi dell’oro di conseguenza potrebbero aumentare”, spiega Butterfill che, per quanto riguarda l’altra parte dell’oceano, ricorda che le politiche di Trump a favore della crescita potrebbero determinare un rialzo dell’inflazione. 

 

“Riteniamo che la riluttanza della Banca Centrale Americana ad alzare i tassi a un ritmo proporzionale all’inflazione determinerà un ambiente di tassi di interesse reali contenuti, che saranno positivi per il prezzo dell’oro e dell’argento”, aggiunge l’head of research and investment strategy di Etf Securities, che prevede che le  materie prime, che sono state un punto di forza nel 2016, “continueranno a esserlo anche nel 2017, con gli asset reali che nel complesso trarranno beneficio dal programma infrastrutturale proposto da Trump”. 

 

Le posizioni speculative nei mercati dei future per i due metalli sono diminuite negli ultimi mesi, dopo aver raggiunto il livello più elevato a luglio 2016. “Riteniamo che l’attuale incertezza politica possa fare aumentare ancora di più le posizioni”, prosegue l’esperto, che poi continua sul tema delle materie prime

 

“Insieme al rialzo della domanda globale, i tagli considerevoli alla spesa in conto capitale ridurranno le scorte. Il calo fondamentale che seguirà nelle condizioni sottostanti dovrebbe sostenere con forza l’insieme delle commodities nei prossimi anni, commenta Butterfill, che poi conclude dicendo: “Nonostante i driver fondamentali siano numerosi, la domanda dai mercati emergenti, soprattutto la Cina, potrebbe continuare a sostenere il consumo di commodities”.