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VOLUNTARY-BIS, pronto il format della relazione di accompagnamento

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È online la bozza dello schema di relazione da inviare alle Entrate a corredo della

richiesta di adesione alla “nuova” collaborazione volontaria. Lo ha comunicato oggi la stessa Agenzia.

"La domanda di accesso alla procedura, i cui termini sono stati riaperti dal Dl n. 193/2016, deve essere infatti accompagnata da una relazione contenente le informazioni necessarie a ricostruire gli investimenti o le attività finanziarie detenute all’estero e a determinare i maggiori

imponibili, oltre che dalla relativa documentazione", si legge nella nota dell’Agenzia delle Entrate.

Prosegue, anche in questo caso, la fase di consultazione, aperta in occasione della pubblicazione della bozza del modello di istanza, per raccogliere i suggerimenti degli operatori, che potranno far pervenire le loro osservazioni alla casella di posta elettronica [email protected].

Contenuto della relazione
La relazione, secondo lo schema pubblicato oggi sul sito dell’Agenzia, è strutturata in due sezioni.
Una “introduzione”, in cui deve essere fornito un quadro generale di tutte le violazioni oggetto di emersione, delle modalità e dei momenti in cui sono state realizzate e commesse, specificando se la collaborazione volontaria ha ad oggetto anche contanti o valori al portatore, e un “prospetto di riconciliazione”, di raccordo tra i documenti presentati e quanto riportato nel modello.
In particolare, la relazione deve contenere le informazioni necessarie per determinare, in
maniera analitica e per ogni annualità d’imposta oggetto della procedura:
– l’ammontare degli investimenti e delle attività di natura finanziaria costituite o
detenute all’estero, anche indirettamente o per interposta persona, i redditi che
sono serviti per costituirli o acquistarli, i redditi che derivano dalla loro
dismissione o dal loro utilizzo a qualunque titolo;
– l’ammontare delle attività e dei redditi oggetto di emersione nelle ipotesi di
assenza di violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale;
– gli eventuali maggiori imponibili con riferimento a: imposte sui redditi e relative
addizionali, imposte sostitutive, imposta regionale sulle attività produttive,
imposta sul valore degli immobili all’estero e imposta sul valore delle attività
finanziarie all’estero, contributi previdenziali nonché imposta sul valore
aggiunto e ritenute.
 
Nella relazione devono inoltre essere fornite adeguate informazioni sui soggetti che
presentano un collegamento in relazione alle attività estere oggetto della procedura.
La documentazione da inviare
Contestualmente, deve essere trasmessa tutta la documentazione utile alla ricostruzione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, degli investimenti e delle attività finanziarie detenute all’estero e alla determinazione dei maggiori imponibili. Relazione e documentazione devono poi essere trasmesse via pec all’indirizzo indicato nella ricevuta rilasciata dopo la presentazione del modello.
La documentazione deve essere inviata entro il 30 settembre 2017. 

  

27/12/2016 | Categorie: Finanza personale Firma: Redazione