NEWS

Consulente d’impresa, il PARTNER per le aziende

Immagine di anteprima

Nel corso degli ultimi anni, si sta facendo strada una nuova figura professionale nei servizi finanziari. Si tratta del consulente d’impresa. Ma come sta vivendo questo periodo il mondo della consulenza? MyAdvice-ProfessioneFinanza lo ha chiesto a Michele Poveromo, district manager di Widiba.

Come è cambiata, nel corso degli ultimi anni, l’attenzione del mondo dell’imprenditoria verso i servizi di consulenza finanziaria?

Indubbiamente la crisi economica ha suscitato nella classe imprenditoriale considerazioni diverse dal passato: la necessità di tutelare l’oggi e il domani dell’impresa e della famiglia a essa legata ha fatto sì che gli imprenditori si orientassero verso figure professionali in grado di approfondire tematiche coerenti con la tutela e lo sviluppo dell’impresa stessa in un ambito scevro da condizionamenti.
Quali sono le principali difficoltà all’interno della relazione tra consulente e mondo delle imprese/imprenditori?
L’eccedenza di beni e servizi offerti dai mercati ha spinto gli imprenditori non solo a ridefinire la produttività per trovare nuovi mercati dove vendere i propri prodotti ma anche a ottimizzare la gestione finanziaria dell’azienda per tutelare i patrimoni aziendali e personali. Per realizzare questo percorso di trasformazione gli imprenditori hanno avuto e hanno necessità di mettere in discussione tante cose a partire dai fornitori, banche e consulenti.
In questo contesto le difficoltà maggiori sono, nella fase di partenza, capire i reali orientamenti dell’imprenditore, successivamente, definire con lui i parametri di servizio per sostituirsi ai vecchi riferimenti.
In quali ambiti questa categoria di clientela ha manifestato maggiormente necessità di consulenza? E Quali sono i servizi più richiesti?
Per i tempi che viviamo è sempre più sentita la necessità di un confronto globale che permetta di pianificare le cose secondo una logica complessiva. I margini di miglioramento della gestione finanziaria sono ovunque, dalla gestione dell’indebitamento a quella degli impieghi delle risorse. Tuttavia la principale attenzione è riservata alla tutela del patrimonio aziendale e personale e agli approfondimenti per il passaggio generazionale quando vi sono le condizioni. Il principale obiettivo dell’imprenditore è che l’impresa resti viva e si evolva anche senza la sua presenza e che si tuteli la famiglia in modo che eventuali difficoltà non mettano a rischio quanto costruito precedentemente.
Quali sono le necessità di un professionista in ambito formativo, al fine di fornire il miglior servizio di consulenza possibile a questo target?
La formazione di un consulente deve essere dinamica e in grado di rispondere alle diverse esigenze che un imprenditore può avere. Se si conosce il business dell’impresa si possono individuare le opportunità di miglioramento e quindi è più semplice individuare le soluzioni che razionalmente possono soddisfare le esigenze degli imprenditori. Quindi non solo competenze legate al mondo degli investimenti finanziari ma anche e soprattutto conoscenze legate al mondo delle imprese.
 

  

06/11/2016 | Categorie: Mondo consulenti Firma: Redazione