NEWS
Fondi PENSIONE, calano per la prima volta dalla crisi
Calano, per la prima volta dall’inizio della crisi finanziaria, gli asset dei maggiori fondi pensione. Secondo l’indagine annuale Pensions & Investments di Willis Towers Watson, il totale degli asset dei 300 più grandi fondi pensione a livello mondiale nel 2015 è diminuito di oltre il 3% (rispetto a una crescita superiore al 3% nel 2014), raggiungendo il valore totale di 14.800 miliardi di euro. Nonostante questa flessione, la prima dall’inizio della crisi finanziaria globale, la crescita cumulata del risparmio da allora è quasi del 19%.
“La volatilità dei patrimoni gestiti, in combinazione con passività sempre maggiori testimoniano quanto sia diventato difficile per i fondi pensione soddisfare le proprie mission – ha commentato Alessandra Pasquoni, responsabile Willis Towers Watson in Italia per l’attività di investment consulting – I grandi investitori possono trarre vantaggio da questa volatilità, complessa e ambigua, per migliorare i loro processi decisionali. È ormai chiaro che una buona governance sia il fattore determinante per produrre un vantaggio competitivo in contesti in continua evoluzione".
Intanto, vi sono stati diversi cambiamenti nel ranking dei fondi pensione negli ultimi cinque anni.
Per la prima volta, un investitore italiano rientra tra i maggiori 300 fondi globali, anche se gli Stati Uniti rimangano il Paese con la quota maggiore di asset tra i fondi pensione (38%), seguiti da Giappone (12%), Paesi Bassi (6%), Norvegia (6%) e Regno Unito (5%).
Nel corso degli ultimi cinque anni, la ricerca mostra come 27 nuovi fondi siano entrati nella classifica. Su base netta, gli Stati Uniti contribuiscono con il maggior numero di fondi (10), seguiti dal Regno Unito, Corea del Sud, Australia, Francia, Perù, Vietnam e Italia (entrata proprio quest’anno nell’indagine).
Nello stesso periodo, il Messico ha avuto la più grande perdita netta di fondi dalla classifica (quattro fondi), seguita dalla Svizzera, Germania e Giappone (3). Gli Stati Uniti hanno comunque il maggior numero di fondi nella ricerca (131), seguiti da Uk. (27), Canada (19), Australia (16), Giappone (15) e Paesi Bassi (12).
Lo scenario degli investimenti sta cambiando rapidamente poiché la gran parte degli investitori sta rivedendo la loro governance per divenire più efficiente nei loro processi di investimento. "Vent’anni fa era prevalente il ricorso alla delega a società esterne, mentre adesso assistiamo a una crescita delle competenze interne e a migliori pratiche di investimento associate di solito al raggiungimento di un buon equilibrio fra risorse interne e deleghe all’esterno – ha spiegato Pasquoni, che poi ha concluso dicendo: “Il rafforzamento delle risorse sta anche consentendo a questi investitori di essere più consapevoli delle loro responsabilità, opportunità e impatto sociale”.