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DIVIDENDI A META’ A PIAZZA AFFARI

Con la crisi il monte dividendi delle società quotate alla Borsa italiana si è dimezzato cadendo a 16,6 miliardi nel 2009 dai 31,4 miliardi del 2008, tornando così ai livelli del 2003. È quanto emerge dalla pubblicazione Indici e Dati di Mediobanca resa nota ieri.
L’erosione è evidente soprattutto nel settore bancario, con una caduta dell’88% a 1,3 miliardi da 11,1 nel «ricco» 2008, pari solo all’ 8% del totale, mentre sfiorava il 40 nel 2007. Dimezzato per le assicurazioni (1,67 miliardi da 3,2), il monte dividendi ha tenuto meglio nell’industria con 13,6 miliardi (-20%), l’82% del totale. In compenso negli ultimi 25 anni e mezzo le blue chips quotate alla Borsa italiana hanno superato di 8,9 punti i titoli di stato in termini di rendimento complessivo, dividendi inclusi. Le maggiori azioni hanno infatti reso il 17,1% annuo contro l’8,2 dei btp. I rendimenti medi annui più elevati tra le azioni quotate da prima del gennaio 1984 sono appannaggio di Intesa Sanpaolo (+12,2%) ed Alleanza Assicurazioni (+10,5%).

La crisi ha anche riportato la capitalizzazione della borsa indietro di 11 anni, alleggerendo il pesodella finanza rispetto all’industria. Le turbolenze dei mercati – in base ai calcoli di Indici e Dati – hanno non solo ridotto il valore della Borsa italiana allo scorso giugno a 390 miliardi di euro (è rimasta la diciottesima borsa sui 25 principali listini mondiali), poi risaliti a metà ottobre a 480 miliardi, ovvero più o meno come nel 1998, ma ha anche ridotto al 25,4% il peso del settore bancario per capitalizzazione (da oltre il 30%) e all’8,8% l’assicurativo (metà rispetto al 1998). Nel contempo la componente industriale, che era del 55,9% nel 2005, è salita al 65,8. Il 2009, infine, sarà ricordato alla Borsa italiana come un anno boom per gli aumenti di capitale. Nei primi sei mesi ne sono stati realizzati per 15,2 miliardi di euro, la cifra più alta da 10 anni a questa parte.

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22/10/2009 | Categorie: Investimenti Firma: Vincenzo Polimeno