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Educazione finanziaria, il pilastro di una corretta consulenza

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Il 24 gennaio al PFEXPO, Soccorso (Consob) parlerà della formazione e dell’importanza di una efficace educazione finanziaria nelle scelte di investimento

Assistere finanziariamente in maniera efficace un cliente richiede, oltre a un’approfondita preparazione personale, anche la volontà e la capacità di insegnare cultura finanziaria, nell’ottica di creare un dialogo sempre più proattivo tra le parti in causa. Di qui l’importanza di una efficace educazione finanziaria: perché consulenza qualificata e investitore consapevole sono alla base di ogni corretta pianificazione patrimoniale.

In questo scenario, Paola Soccorso, funzionario dell’Ufficio studi economici della Consob,  anticipa a MyAdvice-ProfessioneFinanza parte dell’intervento che terrà il 24 gennaio, al PFEXPO di Milano, all’interno della tavola rotonda “Educazione finanziaria: il valore aggiunto di una relazione qualificata con il cliente”, che si svolgerà al Palazzo delle Stelline, in sala Leonardo, dalle 16.30 alle 18.00 (clicca qui per consultare il programma dell’evento).

L’intervento riprenderà i temi sviluppati nel rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, pubblicato annualmente dalla Consob, che traccia una ricognizione di conoscenze, attitudini e comportamenti di un campione rappresentativo di decisori finanziari.

Il rapporto 2017, in particolare, offre evidenza sia della conoscenza di talune nozioni finanziarie di base sia della dimestichezza con le definizioni di rischio ricorrenti nell’informativa destinata ai risparmiatori e affina la rilevazione delle cosiddette conoscenze finanziarie percepite, che accanto a quelle effettive possono guidare scelte e comportamenti.

Il rapporto esplora, inoltre, talune caratteristiche individuali che possono incidere sulle scelte di investimento, quali gli elementi di background alla base delle conoscenze finanziarie dei soggetti intervistati, la tendenza ad affrontare con apprensione la gestione della finanza personale (cosiddetta financial anxiety), l’interesse verso le materie finanziarie.

Rispetto alle rilevazioni precedenti, l’indagine pubblicata nel 2017 approfondisce gli aspetti connessi al cosiddetto financial control, ossia le abitudini in tema di gestione delle entrate e delle uscite (budgeting), pianificazione finanziaria, monitoraggio delle scelte, indebitamento; vengono altresì esplorate le associazioni con i fattori (conoscenze, propensione all’ansia, interesse, etc.) che possono influenzare la capacità di gestire le finanze personali.

Il rapporto, come di consueto, esplora le attitudini al processo decisionale in ambito finanziario, gli stili di investimento più diffusi, nonché la domanda di consulenza finanziaria e fornisce interessanti spunti di riflessione anche in merito alla relazione intermediario-cliente.

Un focus è dedicato, infine, all’informazione finanziaria e all’attitudine degli individui a fruirne in maniera autonoma o con il supporto di un professionista.

 

22/01/2018 | Categorie: Mondo consulenti Firma: Redazione